Fossombrone

   Fossombrone sorge dalle ceneri dell'antico municipio romano Forum Semproni distrutto al tempo dei barbari. Dopo essere stato caposaldo della Pentàpoli e tappa obbligata della via Flaminia, Fossombrone passò dal potere vescovile a quello dei Malatesta. Nel 1445 fu venduta a Federico da Montefeltro, della rocca malatestiana restano ancora i bastioni poligonali innestò il famoso cuneo puntato sulla città, nella chiesa interna alla rocca si conservano affreschi di Antonio Alberti da Ferrara dei primi del Quattrocento. Fossombrone fu la capitale temporanea dei duchi di Urbino e nella sua corte soggiornarono il Tasso, il Bembo e il Baldassar Castiglione.         
   Dall'alto è tutto uno svettare di campanili, lungo le sue vie si presentano palazzi signorili con porticati, portali nobiliari in pietra lavorata, stemmi araldici e fergi di diversi stili, secondo i secoli che hanno scandito la visita di questa città. le chiese sono ricche di opere d'arte, con pannelli di scultura rinascimentale, pale d'altare dipinte tra Cinquecento e Settecento, arredi sacri di ogni tempo.
  Nella Corte Alta c'è il museo archeologico, con reperti dell'età etrusco-italica, con statue e monumenti di epoca romana, con testimonianze dei secoli medievali e del rinascimento. Ricchissima di libri, codici miniati stampe e discegni è la civica biblioteca, come pure preziosa è la locale pinacoteca, ricca di pitture e opere d'arte sacra e profana. De tutto eccezionale è la Quadreria Cesarini, una raccolta privata donata dal Comune, con opere dei maggiori artisti del Novecento, da De Chirico a picasso, da Marini a Morandi.